Gestisci i tuoi contatti della newsletter e della mailing list in modo chiaro e conforme al RGPD.

Quando un iscritto si cancella, non desidera più ricevere comunicazioni da parte tua. Il suo stato cambia da "attivo" a "cancellato". I dati personali come il codice postale o la data di nascita vengono cancellati, mentre l'indirizzo email viene salvato come "cancellato" nella lista dei contatti. Ciò garantisce che nessuna email venga inviata a questo indirizzo durante le future campagne di newsletter. Secondo il RGPD, i destinatari delle newsletter hanno il diritto di revocare il consenso e di richiedere la cancellazione completa dei propri dati, compreso l'indirizzo email. rapidmail offre una funzione per la "Cancellazione e oblio in conformità al RGPD UE", rispettando così il diritto all'oblio dei contatti. Sul nostro blog trovi maggiori informazioni su come eseguire la cancellazione della newsletter in conformità con il RGPD.

È fondamentale che tutti i destinatari della newsletter abbiano la possibilità di annullare l'iscrizione in qualsiasi momento. Un link di cancellazione nella newsletter è il metodo consigliato per consentire ai contatti di esercitare questo diritto, mantenendo la conformità alle normative sulla protezione dei dati.

Nell’ambito dell’invio di newsletter, un "bounce” (o rimbalzo) è il termine generico che indica il mancato recapito al destinatario di una email inviata. Esistono tuttavia diverse tipologie di “bounce”. Si distingue, infatti, se il motivo del mancato recapito è solo temporaneo, ad esempio nel caso in cui la casella di posta sia piena (un cosiddetto "soft bounce"), o se l'email non può essere recapitata in modo permanente, ad esempio perché l'indirizzo non esiste più (in tal caso si parla di "hard bounce"). Nel sistema di rapidmail, gli "hard bounce" vengono automaticamente rimossi dai contatti attivi e assegnati alla categoria "rifiutato". In questo modo si evita di inviare più volte newsletter agli indirizzi di destinatari che non le desiderano, poiché ciò potrebbe infine danneggiare la tua immagine di mittente autorizzato. Ciò potrebbe a sua volta avere un effetto negativo sulla recapitabilità generale delle tue newsletter, pertanto è molto importante classificare subito gli indirizzi relativi alle email rifiutate (nel caso di hard bounce).

Puoi provare un ultimo tentativo per riattivare l'interesse dei contatti inattivi della newsletter e trasformarli in destinatari attivi. Utilizzando la funzione di segmentazione di rapidmail, è possibile filtrare automaticamente tutti i contatti inattivi e inviare loro un'email di riattivazione. Puoi cercare di stimolare l'interesse offrendo codici saccount, promozioni come "paga 1 e ricevi 2", o la spedizione gratuita. Se i destinatari della newsletter non rispondono, è consigliabile rimuovere i contatti dalla lista.

L'opzione di inserire gli indirizzi email dei tuoi contatti o i loro domini nella blacklist è più sicura e affidabile della semplice cancellazione dalla newsletter. Inserire un contatto nella blacklist assicura che non vengano inviate più email a destinatari che hanno espresso il desiderio di non riceverle. È particolarmente consigliabile utilizzare la blacklist quando si gestiscono diverse liste contatto o si creano regolarmente nuovi elenchi di contatti per le newsletter. Questa pratica aiuta a evitare l'invio involontario di email a destinatari già cancellati, anche se i loro indirizzi email sono attivi in altre liste. Utilizzare le blacklist contribuisce quindi a rispettare le normative vigenti e a mantenere la conformità legale delle campagne di newsletter.